venerdì 9 dicembre 2016
6° MERCATO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI FIVI
26 - 27 NOVEMBRE 2016 PIACENZA EXPO
Sono passati un bel po' di giorni, ma il ricordo della bella giornata di assaggi
ed acquisti al Mercato dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza è ancora molto
vivo, sarà perchè il ricordo legato agli incontri interessanti ed alle emozioni è
sempre difficile da cancellare, sarà perchè questa fiera non è solo una
manifestazione in cui si degusta...ma si acquista proprio, e a prezzi molto
convenienti! Si entra con il carrello, come in un supermercato, solo che qui
ad attenderti non ci sono tristi scaffali, ma produttori sorridenti che ti
raccontano il loro territorio, il loro lavoro ed i loro prodotti.
E poi ti porti a casa la bottiglia tanto desiderata, o la nuova scoperta che
hai fatto, da bere in tranquillità, magari abbinata ad buon piatto.
Forse proprio per questo il ricordo di questa fiera rimane così vivo.
E' come un paese dei balocchi. Il clima è molto gioioso, con una grande
partecipazione che ha raggiunto livelli da record per questa sesta
edizione.
Ogni anno aumentano le aziende partecipanti assieme al numero di
visitatori.
Ma chi sono i vignaioli FIVI ? Sono vignaioli indipendenti che seguono di
persona l'intera filiera produttiva, sono vignaioli che hanno deciso di fare
squadra ed unirsi in una associazione per essere più visibili sul territorio e
comunicare meglio il loro messaggio ai consumatori. Ormai il loro logo
su molte bottiglie di vino è diventato inconfondibile e sempre più
conosciuto e rispettato.
Impossibile degustare tutto, servirebbero più giornate...
Quindi a malincuore skippo le aziende veronesi, che conosco molto bene
... Saluto qualche amico produttore, scambio due parole e mi fiondo verso
una delle mie regioni preferite, la Valle d'Aosta. Questa terra (o meglio
queste montagne !!!) sono la culla di vini meravigliosi, vini di terroir
sia bianchi che rossi, spesso difficili da trovare nelle nostre enoteche o nei
nostri ristoranti.
Cerchiamo di mantenere il più possibile un certo ordine nella degustazione
prediligendo prima le bollicine, poi i vini fermi bianchi, i vini rossi ed
infine i passiti; ma per comodità qui vi racconterò il mio viaggio enologico
per l'Italia regione per regione.
La cantina PAVESE ERMES si trova a Morgex e produce esclusivamente
Priè Blanc, un vitigno autoctono di questa zona coltivato a piede franco
tra i 900 e i 1200 mslm.
Nascono vini puliti, dai profumi di erbe aromatiche, minerali, eleganti con
buona acidità e piacevole sapidità. Una beva incredibile. L'azienda produce
anche un vino da uve stramature che vengono raccolte a dicembre a
temperature che oscillano tra gli -8 e i -10 gradi dopo che si sono
verificate diverse gelate.
Non poteva mancare una tappa da LES CRETES, forse la cantina più
conosciuta al di fuori della regione. Io ho un debole per il Petite Arvine
e loro ne producono uno molto interessante, solo acciaio, fresco, minerale,
con sentori di mentuccia e mela verde e lunga scia agrumata.
Conquista per la sua pulizia e per il sorso invitante.
E poi la MAISON VIGNERONNE FRERES GRSOSJEAN, vicino ad
Aosta. Da poco certificata biologica.
Piacevoli il loro Vallée d'Aoste DOC Muscat Petit Grain ed il loro
Vallé d'Aoste DOC Pinot Gris entrambi solo acciaio con una
inconfondibile freschezza e mineralità tipica dei vini di questa regione.
Lasciamo la Valle d'Aosta e ci dirigiamo verso il Piemonte, dove
solletichiamo il palato con delle bollicine prodotte dall'azienda
AVEZZA PAOLO, degustiamo uno Spumante Rosè Brut
Metodo Classico, 20 mesi sui lieviti a base di Nebbiolo ed un
Alta Langa Docg da uve Pinot Nero per l'80% e Chardonnay per il
restante 20%. Ottimo rapporto qualità/ prezzo.
Sempre rimanendo nella regione Piemonte, incontriamo la cantina
CASCINA GENTILE a Capriata d'Orba (AL), curioso il Metodo
Classico Rosè a base di Barbera in purezza, circa 30 mesi sui lieviti,
dal bel colore ramato, e dal sorso che lascia una particolare sensazione
quasi di astringenza, quasi un ricordo di tannino. Degustiamo anche
un Metodo Classico Brut 2013 a base di Cortese, 30 mesi sui lieviti,
molto floreale.
Non ci lasciamo scappare un assaggio di alcuni vini a base di Erbaluce,
un vitigno che viene coltivato solo in una piccola zona in pr. di Torino.
La cantina si chiama CIEK e produce una vasta gamma di vini,
dall'Erbaluce in tutte le sue versioni fino a vini rossi da uve autoctone.
Tra i vari prodotti degustati, merita sicuramente menzione
l'Erbaluce di Caluso Docg (secco) 2014 da uve prodotte da un vecchio
vigneto. Fresco, minerale e di lunga persistenza.
Ed il Rosè Brut Metodo Classico a base di uve Neretto, circa 24 mesi
sui lieviti. Splendido ed accattivante color rame. Bouquet che ricorda
piccoli frutti rossi, ribes,lamponi che poi si ritrovano anche al palato
accompagnati da una sensazione quasi di astringenza.
Interessante anche l'Erbaluce di Caluso Docg Spumante SAN GIORGIO,
un metodo classico 100% Erbaluce, circa 24 mesi sui lieviti;
molto floreale, fruttato, con sentori di lievito.
Rimaniamo in Piemonte, ma ci spostiamo a Loazzolo, un piccolo paese
della comunità montana Langa Astigiana, dove si trova la cantina
FORTETO della LUJA, certificata Biologica e scelta nel 2007 dal
WWF come Oasi affiliata.
Degustiamo un piccolo gioiello :
Loazzolo Doc Forteto della Luja 2009. L'uva Moscato Bianco
viene vendemmiata tra la fine di Settembre e Novembre, prediligendo i
grappoli attaccati da Muffa Nobile.
Una parte dell'uva viene ulteriormente appassita. Fermenta in
piccole botti di rovere in cui rimane a maturare per circa 2 anni.
Splendidi riflessi dorati, bouquet ricco di note tostate e di caffè,
frutta disidratata. Gusto pieno che avvolge il palato, sorso gustoso,
dolce, ma non troppo, arricchito da una buona freschezza e mineralità.
Passiamo al secondo vino:
Forteto Pian dei Sogni Piemonte Bracchetto Doc 2012, vendemmia
tardiva e breve periodo di appassimento delle uve. Fermenta in piccole
botti di rovere. Il colore vira ormai verso il granato. All'ofatto è
un rincorrersi di note che ci ricordano il profumo della torta russa e
della crostata di more. Sorso dolce e molto piacevole al palato.
Sui Colli Tortonesi invece incontriamo Michele, proprietario della
cantina OLTRETORRENTE, nata nel 2010. Lui e la moglie Michela
sono entrambi agronomi, acquistano il primo vigneto circa 7 anni fa
e iniziano insieme una nuova avventura per realizzare il loro sogno.
L'azienda è a conduzione biologica. Molto interessante il loro
Timorasso 2014, solo acciaio, dall'acidità graffiante che gli
conferisce una freschezza spiccata ben bilanciata da una vena
minerale decisa. In degustazione anche un TIMORASSO 2012,
meno fresco del precedente, ma piacevolmente sapido.
Concludiamo l'assaggio con la Barbera 2013.
Lasciamo la splendida regione del Piemonte e ci dirigiamo in
Lombardia, dove incontriamo la prima azienda vitivinicola biologica
dell'Oltrepo' Pavese: la cantina TORRAZZETTA.
Qui fa da padrone il Pinot Nero e tra i prodotti assaggiati ci colpiscono
sopratutto:
Aurora - VSQ Metodo Classico Nature Rosè, 36 mesi sui lieviti,
100% Pinot Nero, dall'accattivante veste color buccia di cipolla, perlage fine
ed elegante.
Apre su note affumicate e sentori d'arancia.
VSQ Extra Brut, 100% Pinot Nero, il mio preferito...
48 mesi sui lieviti. Bollicina fine ed elegante. Bouquet ricco di note
'burrose', noccioline e fieno. Cremoso al palato, fresco ma molto
equilibrato.
Malgrado i buoni propositi di 'skippare' in blocco le aziende venete per
avere più tempo per degustare i vini di altre regioni...non possiamo fare
a meno di fermarci al volo da QUOTA 101 nei Colli Euganei che
produce uno spettacolare: "Gelso di Lapo" Fiori d'Arancio Passito Docg
In degustazione l'annata 2013 di un bel color ambra dai luccicanti
riflessi dorati, che anticipa un bouquet ricco ed evoluto su note
di miele, resina, pigna. La dolcezza che si avverte al palato è
mitigata da una sorprendente freschezza e mineralità che
invogliano a berne un altro sorso.
In Alto Adige HADERBURG è sempre una certezza, vasta la
gamma dei vini prodotti, dai fermi alle bollicine, tutti di ottima
qualità e buon rapporto qualità/prezzo.
Ma in assoluto il mio preferito rimane sempre Il Metodo Classico
Pa' Dosè , 85% Chardonnay e 15% Pinot Nero, verticale, citrino
ed elegantissimo.
Proseguiamo il nostro viaggio in Alto Adige per andare a trovare
Patrick Uccelli. Patrick è vignaiolo ed enologo, un ragazzone dai capelli
lunghi, un grande sorriso e modi schietti e diretti, proprio come i suoi vini.
Produce principalmente Pinot Nero e Pinot Bianco, ma anche un Merlot
e un Gewurztraminer. Mi soffermo sul Pinot Nero Igp Vigneti delle
Dolomiti, ...il 2015 è ancora un bebè, ma sfoggia già un bel carattere,
pulito, fresco con nette sensazioni di petali di rosa rossa. Non delude
nemmeno il Pinot Bianco Vigneti delle Dolomiti Igt chiamato
semplicemente BLANC.
Anche il Gewurztraminer convince, ricorda una rosa bianca appena
sbocciata e poi al palato soddisfa con una bellissima mineralità e
freschezza.
Originale invece il loro 1000 cm3, un merlot in bottiglia dal formato
molto singolare: 1 litro. Le uve fermentano in acciaio ed anfora e
matura in acciaio, anfora e botte. Un vino da 'osteria' lo definisce
Patrick...da bere, senza tanto pensarci su !
Ed eccoci in Trentino con le Bollicine 'aristocratiche' di
Francesco Moser. Degustiamo un Trento Doc Brut 100% Chardonnay
dalla beva invitante, elegante, fresco e molto minerale.
Rimaniamo in Trentino a Sorni di Lavis per andare a trovare
Eredi di Aldo Cobelli, con i loro vini di territorio. Interessante
sicuramente la loro Nosiola, in degustazione l'annata 2015,
solo acciaio. La Nosiola è un'uva autoctona di questa zona.
All'olfatto apre su sentori di fiori di tarassaco e soffi minerali,
poi al palato freschezza e mineralità. Degustiamo anche
ARLEVO Chardonnay 2015 , fermentazione in botti di legno, dove
rimane poi a maturare per altri 9 mesi. Nel bicchiere ritrovo
qualche ricordo di vini francesi, sentori di vaniglia, fieno,
fiori gialli di tarassaco. Caldo ed avvolgente al palato.
Concludiamo con il GESS Gewurztraminer 2015 ... e
soffriamo un po' per non essere riusciti a bere anche il
loro Metodo Classico ...!!!
Il nostro viaggio immaginario per l'Italia ci porta in Emilia
Romagna e precisamente a Castelvetro di Modena dove
la cantina CAVALIERA produce vini biologici come
il 'simpatico' Pignoletto di Modena ed il Lambrusco
Grasparossa di Castelvetro, ma anche un Metodo
Classico: Spumante Brut Cavaliera , a base di Trebbiano
Modenese, quasi 36 mesi sui lieviti, dalla bella beva, molto
piacevole.
In località Carseggio (Bo) presso la cantina Terre di
Macerato abbiamo la possibilità di degustare due vini
bio a base di Sangiovese di Romagna; Romagna Sangiovese
Rhod 2015 e AUDACE Romagna Sangiovese Riserva 2012
dal ventaglio olfattivo ampio che apre su note di china,
liquirizia, spezie per poi svelare sentori floreali, la rosa rossa
in primis.
Matura 18 mesi in botti di legno.
Una certezza, una conferma, la ritrovo in Toscana ...ed
è la cantina DUEMANI a Riparbella (PI).
Si inizia con CIFRA 2015 Igp Costa Toscana, a base di
Cabernet Franc che
fermenta e sosta in cemento, splendido frutto, sorso fresco ma
abbastanza morbido al palato, si fa ricordare...
Per poi passare ad un uvaggio ALTROVINO Igp Costa
Toscana 2014 a base di
Merlot e Cabernet Franc, matura in tini troncoconici di rovere
francese per 8-10 mesi , è una spremuta di more e piccoli
frutti.
SUISASSI Igp Costa Toscana 2013 è un Syrah fermentato
in barrique e tonneaux di rovere francese in cui poi prosegue
anche la maturazione per circa 15-18 mesi. Ancora molto
tannico e ruspante, sicuramente da riassaggiare.
E poi la ciliegina sulla torta: DUEMANI Igp Costa Toscana
2013, Cabernet Franc in purezza, matura in barrique e tonneaux
di rovere francese per circa 15-18 mesi, complesso all'olfatto,
superbo nei sentori che ricordano la mora dolce e piccoli
frutti, macchia mediterranea e sottobosco. Tannino nobile
ed elegante.
Non poteva mancare una tappa in Puglia e scegliamo una
cantina al quanto singolare sia per il nome: ESTASI (Franco
di Filippo) sia per i vini prodotti.
Degustiamo 2 Metodi Classici a base di Moscato Reale che
solitamente viene impiegato per produrre il Moscato di Trani
doc Passito.
Estasi in Armonia Pa' Dosè , 12 mesi sui lieviti , interessante ...anche
se il perlage non è molto fine, vivo il ricordo del chicco d'uva bianca
accompagnato da sentori floreali.
Estasi in Sinfonia Brut 12 mesi sui lieviti, brilla nel bicchiere
di un giallo oro, morbido al palato, quasi una percezione
di dolcezza nella scia finale.
Il nostro viaggio prosegue in Basilicata per assaggiare dei vini
a base di Aglianico, vitigno dalle grandi potenzialità, che amo
molto.
Lo troviamo qui nella cantina di GRIFALCO a Venosa (PZ)
In realtà Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni provengono dalla
Toscana, sono venuti qui dopo aver venduto la loro quota di
azienda a Montepulciano
In degustazione 3 vini eccellenti: Aglianico del Vulture Gricos
2014, Aglianico del Vulture Grifalco 2013 ed Aglianico del Vulture
Damaschino 2015.
Ultima tappa in Sicilia alla cantina SPADAFORA, molte le
tipologie prodotte dallo spumante, ai vini bianchi a base
di vitigni tipici ma anche internazionali come il loro Chardonnay,
ai vini rossi a base di Nero D'Avola e Syrah.
Ottima qualità. Mi ha colpito in particola modo il loro Grillo 2014,
cemento, una manciata di erbe aromatiche, macchia mediterranea
e sentori minerali. Sapido in bocca con una freschezza che invita
il secondo sorso.
Il nostro viaggio enologico di un giorno per l'Italia si è concluso
a malincuore, ma il nostro carrello è pieno di bottiglie, che sapranno
dare nuova linfa alle nostre emozioni nei prossimi mesi...
Aspettiamo con ansia un nuovo evento FIVI, per conoscere,
scoprire e riscoprire vecchi e nuovi vini...
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