lunedì 26 dicembre 2016


COSA BERE "SOTTO LE FESTE " 
    Qualche Metodo Classico Italiano per tutti i gusti e per tutte le tasche...

Premessa: queste sono solo delle idee...qualche chicca da assaporare ...
per stimolare un po' la vs fantasia.

Fascia prezzo Media (non superiore ai 18 euro) 
Lessini Durello "NOSTRUM" Metodo Classico 36 mesi di CASA CECCHIN
 (Montebello VI) 

90% Durella 10% Pinot Nero.
Una bollicina elegante, cremosa con note tostate,  ed agrumate che solleticano
il palato. Buona freschezza e mineralità. Equilibrato, ottimo come aperitivo in
abbinamento ad antipasti salati  sia di pesce che con salse e formaggi freschi
cremosi.
Simpatico l'abbinamento con verdure in pastella fritte.



Aurora - VSQ Metodo Classico Nature Rosè, 36 mesi sui lieviti 
di TORRAZZETTA   (Borgo Priolo PV) 
100% Pinot Nero, dall'accattivante veste color buccia di cipolla, perlage fine ed
elegante. Apre su note affumicate e sentori d'arancia.
Bollicina per palati raffinati da abbinare a del salmone selvaggio affumicato o a
delle tartine con gamberi rossi di Sicilia e arancia caramellata.
Ottimo sposalizio con della tartare di tonno ma non disdice un bel tagliere di salumi
con del pane nero.

Fascia prezzo Medio/Alta  

Spumante Metodo Classico  Super Sei  Extra Brut, 6 anni sui lieviti 
di MARCO BUVOLI  - L'Opificio del Pinot Nero   (Gambugliano VI) 
100% Pinot Nero
Nasce dall'assemblaggio di vini di numerose annate, di cui una parte
proveniente da una riserva vecchia affinata in legno. Bellissima veste dorata,
 che rivela la lunga permanenza sui lieviti, 6 anni come indica il nome.
Intenso all'olfatto con un ventaglio di profumi ampio, che apre su note di
nocciola e paglia, per poi svelare subito un piacevole agrumato, speziato di
zenzero.
Al palato una bellissima freschezza che non ti aspetti...ed invita alla beva
(impossibile non finire a bottiglia). Sapido con lungo finale ...difficile
cancellarne il ricordo...
Lo consiglio agli amanti dei vini francesi in particolare a chi ama gli
Champagne di un certo calibro...
Ottimo da solo, per un brindisi sensuale...ma si sposa bene con piatti di pesce
anche elaborati, consiglierei dei gamberoni avvolti nella pancetta croccante o
dei piatti di pesce cucinati all'orientale con uso di spezie come curry e zenzero...
Piacevole anche abbinato con formaggi stagionati.
Concludete l'anno con un calice così...e non potrà che essere un buon inizio!






















Lessini Durello  Metodo Classico Riserva Extra Brut 60  mesi 
di CASA CECCHIN
 (Montebello VI) 
Conquista per la sua complessità e struttura unita ad una indubbia eleganza.
Perlage fine e persistente. Sentori di piccola pasticceria, ma anche agrumati e 
minerali. Al palato una freschezza che invita la beva .
Ottimo con formaggi stagionati come un Monte Veronese vecchio, ma anche con 
risotti cremosi  o con dei crostini al lardo di Colonnata.


venerdì 9 dicembre 2016


   6°   MERCATO DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI  FIVI

   26 - 27 NOVEMBRE 2016  PIACENZA EXPO 
    



    Sono passati un bel po' di  giorni, ma il ricordo della bella giornata di assaggi
    ed acquisti al Mercato dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza è ancora molto
    vivo, sarà perchè il ricordo legato agli incontri interessanti ed alle emozioni è
     sempre difficile da cancellare, sarà perchè questa fiera non è solo una
     manifestazione in cui si degusta...ma si acquista proprio, e a prezzi molto
     convenienti! Si entra con il carrello, come in un supermercato, solo che qui
     ad attenderti non ci sono tristi scaffali, ma produttori sorridenti che ti
     raccontano il loro territorio, il loro lavoro ed i loro prodotti.
     E poi ti porti a casa la bottiglia tanto desiderata, o la nuova scoperta che
     hai fatto, da bere in tranquillità, magari abbinata ad buon piatto.
     Forse proprio per questo il ricordo di questa fiera  rimane così vivo.
     E' come un paese dei balocchi. Il clima è molto gioioso, con una grande
     partecipazione che ha raggiunto livelli da record per questa sesta 
     edizione.
     Ogni anno aumentano le aziende partecipanti assieme al numero di 
     visitatori.

     Ma chi sono i vignaioli FIVI ? Sono vignaioli indipendenti che seguono di
     persona l'intera filiera produttiva, sono vignaioli che hanno deciso di fare
     squadra ed unirsi in una associazione per essere più visibili sul territorio e
     comunicare meglio il loro messaggio ai consumatori. Ormai il loro logo
     su molte bottiglie di vino è diventato inconfondibile e sempre più
     conosciuto e rispettato.

     Impossibile degustare tutto, servirebbero più giornate...
     Quindi a malincuore skippo le aziende veronesi, che conosco molto bene
     ... Saluto qualche amico produttore, scambio due parole e mi fiondo verso
    una delle mie regioni preferite, la Valle d'Aosta. Questa terra (o meglio
    queste montagne !!!) sono la culla di vini meravigliosi, vini di terroir
    sia bianchi che rossi, spesso difficili da trovare nelle nostre enoteche  o nei
    nostri ristoranti.
    Cerchiamo di mantenere il più possibile un certo ordine nella degustazione
    prediligendo prima le bollicine, poi i vini fermi bianchi, i vini rossi ed 
    infine i passiti; ma per comodità qui vi racconterò il mio viaggio enologico
    per l'Italia regione per regione. 

    La cantina PAVESE ERMES si trova a Morgex e produce esclusivamente
   Priè Blanc, un vitigno autoctono di questa zona coltivato a piede franco
   tra i 900 e i 1200 mslm.
   Nascono vini puliti, dai profumi di erbe aromatiche, minerali, eleganti con
   buona acidità e piacevole sapidità. Una beva incredibile. L'azienda produce
   anche un vino da uve stramature che vengono raccolte a dicembre a
   temperature che oscillano tra gli -8  e i -10 gradi dopo che si sono
   verificate diverse gelate.
   Non poteva mancare una  tappa da LES CRETES, forse la cantina più
   conosciuta al di fuori della regione. Io ho un debole per il Petite Arvine
   e loro ne producono uno molto interessante, solo acciaio, fresco, minerale, 
   con sentori di  mentuccia e mela verde e lunga scia agrumata. 
   Conquista per la sua pulizia e per il sorso invitante.
   E poi la MAISON VIGNERONNE FRERES GRSOSJEAN, vicino ad
   Aosta. Da poco certificata biologica.
   Piacevoli il loro Vallée d'Aoste DOC Muscat Petit Grain ed il loro
   Vallé d'Aoste DOC Pinot Gris entrambi solo acciaio con una
   inconfondibile freschezza e mineralità tipica dei vini di questa regione.
   


   Lasciamo la Valle d'Aosta e ci dirigiamo verso il Piemonte, dove
   solletichiamo il palato con delle bollicine prodotte dall'azienda
   AVEZZA PAOLO, degustiamo uno Spumante Rosè  Brut
   Metodo Classico, 20 mesi sui lieviti a base di Nebbiolo ed un
   Alta Langa Docg  da uve Pinot Nero per l'80% e Chardonnay per il
   restante 20%. Ottimo rapporto qualità/ prezzo.
   Sempre rimanendo nella regione Piemonte, incontriamo la cantina
   CASCINA GENTILE  a Capriata d'Orba (AL), curioso il  Metodo  
   Classico Rosè a base di Barbera in purezza, circa 30 mesi sui lieviti,
   dal bel colore ramato, e dal sorso che lascia una particolare sensazione
   quasi di astringenza, quasi un ricordo di tannino. Degustiamo anche
   un Metodo Classico Brut 2013 a base di Cortese, 30 mesi sui lieviti,
   molto floreale.
   Non ci lasciamo scappare un assaggio di alcuni vini a base di Erbaluce,
   un vitigno che viene coltivato solo in una  piccola zona in pr. di Torino.
   La cantina si chiama CIEK e produce una vasta gamma di vini,
   dall'Erbaluce in tutte le sue versioni fino a vini rossi da uve autoctone.
   Tra i vari prodotti degustati, merita sicuramente menzione
   l'Erbaluce di Caluso Docg (secco) 2014 da uve prodotte da un vecchio
   vigneto. Fresco, minerale e di lunga persistenza.
   Ed il Rosè Brut Metodo Classico a base di uve Neretto, circa 24 mesi
   sui lieviti. Splendido ed accattivante color rame. Bouquet che ricorda
   piccoli frutti rossi, ribes,lamponi che poi si ritrovano anche al palato
   accompagnati da una sensazione quasi di astringenza.
   Interessante anche l'Erbaluce di Caluso Docg Spumante SAN GIORGIO,
   un metodo classico 100% Erbaluce, circa 24 mesi sui lieviti;
   molto floreale, fruttato, con sentori di lievito.

   Rimaniamo in Piemonte, ma ci spostiamo a Loazzolo, un piccolo paese
   della comunità montana Langa Astigiana, dove si trova la cantina
   FORTETO della LUJA, certificata Biologica e  scelta nel 2007 dal
   WWF come Oasi affiliata.
    Degustiamo un piccolo gioiello :
    Loazzolo Doc Forteto della Luja  2009. L'uva Moscato Bianco
    viene vendemmiata tra la fine di Settembre e Novembre, prediligendo i
    grappoli attaccati da Muffa Nobile.
    Una parte dell'uva viene ulteriormente appassita. Fermenta in
    piccole botti di rovere in cui rimane a maturare per circa 2 anni.
    Splendidi riflessi dorati, bouquet ricco di note tostate e di caffè,
    frutta disidratata.  Gusto pieno che avvolge il palato, sorso gustoso,
    dolce, ma non troppo, arricchito da una buona freschezza e mineralità.
    Passiamo al secondo vino:
    Forteto Pian dei Sogni Piemonte Bracchetto Doc 2012, vendemmia
    tardiva e breve periodo di appassimento delle uve. Fermenta in piccole
    botti di rovere. Il colore vira ormai verso il granato. All'ofatto è
    un rincorrersi di note che ci ricordano il profumo della torta russa e
   della crostata di more. Sorso dolce e molto piacevole al palato.

   Sui Colli Tortonesi invece incontriamo Michele, proprietario della
   cantina OLTRETORRENTE, nata nel 2010. Lui e la moglie Michela
   sono entrambi agronomi, acquistano il primo vigneto circa 7 anni fa
   e iniziano insieme una nuova avventura per realizzare il loro sogno.
   L'azienda è a conduzione biologica.  Molto interessante il loro
   Timorasso 2014, solo acciaio, dall'acidità graffiante che gli
   conferisce una freschezza spiccata ben bilanciata da una vena
   minerale decisa. In degustazione anche un TIMORASSO 2012,
  meno fresco del precedente, ma piacevolmente sapido.
  Concludiamo l'assaggio con la Barbera 2013.

  Lasciamo la splendida regione del Piemonte e ci dirigiamo in
  Lombardia, dove incontriamo la prima azienda vitivinicola biologica
  dell'Oltrepo' Pavese: la cantina TORRAZZETTA. 
  Qui fa da padrone il Pinot Nero e tra i prodotti assaggiati ci colpiscono
  sopratutto:
  Aurora - VSQ Metodo Classico  Nature Rosè, 36 mesi sui lieviti,
 100% Pinot Nero, dall'accattivante veste color buccia di cipolla,  perlage fine
 ed elegante.
 Apre su note  affumicate  e sentori d'arancia.
 VSQ Extra Brut, 100% Pinot Nero, il mio preferito...
48 mesi sui lieviti. Bollicina fine ed elegante. Bouquet ricco di note
'burrose', noccioline e fieno. Cremoso al palato, fresco ma molto
equilibrato.

Malgrado i buoni propositi di 'skippare' in blocco le aziende venete per
avere più tempo per degustare i vini di altre regioni...non possiamo fare
a meno di fermarci al volo da QUOTA 101 nei Colli Euganei che
produce uno spettacolare: "Gelso di Lapo" Fiori d'Arancio Passito Docg
In degustazione l'annata 2013 di un bel color ambra dai luccicanti
riflessi dorati, che anticipa un bouquet ricco ed evoluto su note
di miele, resina, pigna. La dolcezza che si avverte al palato è
mitigata da una sorprendente freschezza e mineralità che
invogliano a berne un altro sorso.

In Alto Adige HADERBURG è sempre una certezza, vasta la
gamma dei vini prodotti, dai fermi alle bollicine, tutti di ottima
qualità e buon rapporto qualità/prezzo.
Ma in assoluto il mio preferito rimane sempre Il Metodo Classico
Pa' Dosè , 85% Chardonnay e 15% Pinot Nero, verticale, citrino
ed elegantissimo.

Proseguiamo il nostro viaggio in Alto Adige per andare a trovare
Patrick Uccelli. Patrick è vignaiolo ed enologo, un ragazzone dai capelli
lunghi,  un  grande sorriso e modi schietti e diretti, proprio come i suoi vini.
Produce principalmente Pinot Nero e Pinot Bianco, ma anche un Merlot
e un Gewurztraminer. Mi soffermo sul Pinot Nero Igp Vigneti delle 
Dolomiti, ...il 2015 è ancora un bebè, ma sfoggia già un bel carattere,
pulito, fresco con nette sensazioni di petali di rosa rossa. Non delude
nemmeno il Pinot Bianco Vigneti delle Dolomiti Igt  chiamato
semplicemente BLANC.
Anche il Gewurztraminer convince, ricorda una rosa bianca appena
sbocciata e poi al palato soddisfa con una bellissima mineralità e
freschezza.
Originale invece il loro 1000 cm3, un merlot in bottiglia dal formato
molto singolare: 1 litro. Le uve fermentano in acciaio ed anfora e
matura in acciaio, anfora e botte. Un vino da 'osteria' lo definisce
Patrick...da bere, senza tanto pensarci su !

Ed eccoci in Trentino con le Bollicine 'aristocratiche' di
Francesco Moser. Degustiamo un Trento Doc Brut 100% Chardonnay
dalla beva invitante, elegante, fresco  e molto minerale.

Rimaniamo in Trentino a Sorni di Lavis per andare a trovare
Eredi di Aldo Cobelli, con i loro vini di territorio. Interessante
sicuramente la loro Nosiola, in degustazione l'annata 2015,
solo acciaio. La Nosiola è un'uva autoctona di questa zona.
All'olfatto apre su sentori di fiori di tarassaco e soffi minerali,
poi al palato freschezza e mineralità. Degustiamo anche
ARLEVO Chardonnay 2015 , fermentazione in botti di legno, dove
rimane poi a maturare per altri 9 mesi. Nel bicchiere ritrovo
qualche ricordo di vini francesi, sentori di vaniglia, fieno,
fiori gialli di tarassaco. Caldo ed avvolgente al palato.
Concludiamo con il GESS Gewurztraminer 2015 ... e
soffriamo un po' per non essere riusciti a bere anche il
loro Metodo Classico ...!!!

Il nostro viaggio immaginario per l'Italia ci porta in Emilia
Romagna e precisamente a Castelvetro di Modena dove
la cantina CAVALIERA produce vini biologici come
il 'simpatico' Pignoletto di Modena ed il Lambrusco 
Grasparossa di Castelvetro, ma anche un Metodo
Classico: Spumante Brut Cavaliera , a base di Trebbiano
Modenese, quasi 36 mesi sui lieviti, dalla bella beva, molto
piacevole.

In località Carseggio (Bo) presso la cantina Terre di 
Macerato abbiamo la possibilità di degustare due vini
bio a base di Sangiovese di Romagna; Romagna Sangiovese
Rhod 2015 e  AUDACE Romagna Sangiovese Riserva 2012
dal ventaglio olfattivo ampio che apre su note di china,
liquirizia,  spezie per poi svelare sentori floreali, la rosa rossa
in primis.
Matura 18 mesi in botti di legno.

Una certezza, una conferma, la ritrovo in Toscana ...ed
è la cantina DUEMANI a Riparbella (PI).
Si inizia con CIFRA 2015  Igp Costa Toscana, a base di
Cabernet Franc che
fermenta e sosta in cemento, splendido frutto, sorso fresco ma
abbastanza morbido al palato, si fa ricordare...
Per poi passare ad un uvaggio ALTROVINO Igp Costa 
Toscana  2014 a base di
Merlot e Cabernet  Franc, matura in tini troncoconici di rovere
francese per 8-10 mesi ,  è una spremuta di more e piccoli
frutti.
SUISASSI Igp  Costa Toscana   2013 è un Syrah fermentato
in barrique e tonneaux di rovere francese in cui poi prosegue
anche la maturazione per circa 15-18 mesi.  Ancora molto
tannico e ruspante, sicuramente da riassaggiare.
E poi la ciliegina sulla torta: DUEMANI Igp Costa Toscana
2013, Cabernet Franc in purezza, matura in barrique e tonneaux
di rovere francese per circa 15-18 mesi, complesso all'olfatto,
superbo nei sentori che ricordano la mora dolce e piccoli
frutti, macchia mediterranea e sottobosco. Tannino nobile
ed elegante.


Non poteva mancare una tappa in Puglia e scegliamo una
cantina al quanto singolare sia per il nome: ESTASI (Franco
di Filippo) sia per i vini prodotti.
Degustiamo 2 Metodi Classici a base di Moscato Reale che
solitamente viene impiegato per produrre il Moscato di Trani
doc Passito.
Estasi in Armonia Pa' Dosè , 12 mesi sui lieviti , interessante ...anche
se il perlage non è molto fine, vivo il ricordo del chicco d'uva bianca
accompagnato da sentori floreali.
Estasi in Sinfonia Brut 12 mesi sui lieviti, brilla nel bicchiere
di un giallo oro, morbido al palato, quasi una percezione
di dolcezza nella scia finale.


Il nostro viaggio prosegue in Basilicata per assaggiare dei vini
a base di Aglianico, vitigno dalle grandi potenzialità, che amo
molto.
Lo troviamo qui nella cantina di GRIFALCO a Venosa (PZ)
In realtà Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni provengono dalla
Toscana, sono venuti qui dopo aver venduto la loro quota di
azienda a Montepulciano
In degustazione 3 vini eccellenti: Aglianico del Vulture Gricos
2014, Aglianico del Vulture Grifalco 2013 ed Aglianico del Vulture 
Damaschino 2015.

Ultima tappa in Sicilia alla cantina SPADAFORA, molte le
tipologie prodotte dallo spumante, ai vini bianchi a base
di vitigni tipici ma anche internazionali come il loro Chardonnay,
ai vini rossi a base di Nero D'Avola e Syrah.
Ottima qualità. Mi ha colpito in particola modo il loro Grillo 2014,
cemento, una manciata  di erbe aromatiche, macchia mediterranea
e sentori minerali. Sapido in bocca con una freschezza che invita
il secondo sorso.

Il  nostro viaggio enologico di un giorno per l'Italia si è concluso
a malincuore, ma il nostro carrello è pieno di bottiglie, che sapranno
dare nuova linfa alle nostre emozioni nei prossimi mesi...
Aspettiamo con ansia un nuovo evento FIVI, per conoscere,
scoprire e riscoprire vecchi e nuovi  vini...


   
   

domenica 27 novembre 2016

Giganti di Langa



                   Giganti di Langa

           Villa Quaranta Park Hotel 20 Novembre 2016

Un convegno “Vignaioli si nasce o si diventa ? “, due degustazioni a numero
chiuso, una dedicata alla verticale di Barolo Monprivato della prestigiosa 
cantina Mascarello e  l’altra  dal tema molto vivo:
 “Barolo e Barbaresco a confronto”,  ed un interessante banco d’assaggio 
con oltre 40 aziende. 
Tutto questo nella splendida cornice di Villa Quaranta, storico edificio tra i più 
belli della Valpolicella. 
Evento organizzato dall’associazione culturale Arte&Vino

E proprio qui in Valpolicella, nella terra del grande Amarone, abbiamo ospitato 
forse il Re dei vini rossi italiani: il Barolo.
Ma non è stato l’unico protagonista, tra i ‘Giganti di Langa’ sempre più emerge 

con eleganza il Barbaresco, dalle mille sfumature a seconda della microzona.
E poi non dimentichiamo la Barbera capace di regalare bellissime emozioni. 

Presenti alla manifestazione molti dei produttori. Atmosfera tranquilla e 
rilassata, ottimale per poter degustare con calma ed apprezzare tutte le 
eccellenze di questo magnifico territorio.


Interessante la cantina Ca’ del Baio, quasi tutta al femminile.
In degustazione un Nebbiolo 2015, solo acciaio, da bere giovane tutto 

d’un fiato, ed un Barbaresco Vallegrande 2013 di carattere, che mostra tutta 
la sua irruenza ed aggressività condita da una bellissima mineralità, 
da aspettare a lungo .
Elegante dai profumi che ricordano una rosa appena sbocciata, 

il Barbaresco 2009 Val Grande (che riporta in etichetta ancora l’antico nome
 ‘Val Grande’ che poi diventerà nelle annate successive ‘Valle Grande’ ) .


Immancabile la cantina Ferdinando Principiano sempre presente alle 
manifestazioni di nicchia, ritrovata più volte sia a ViniNatur,  che ad altri 
eventi in giro per l’Italia.
Viticoltura biologica e biodinamica, da quest’anno si sperimenta
per rinunciare
all’utilizzo del rame.
Barbera d’Alba 2013 La Romualda: un frutto accattivante e una piacevole
freschezza.
Barolo 2012 Ravera di Monforte: floreale con sentori di rovo, al palato mostra tutta
la sua giovane età,  astringente con un tannino scalpitante, fresco e minerale.
Ma la scena la ruba sicuramente il Barolo Boscareto 2009, 4 anni di maturazione in
botte grande, terreno più calcareo rispetto al precedente, bouquet ampio con sentori speziati, liquirizia. Sensazioni minerali, che anticipano una splendida sapidità anche al palato. Ricordi di rosa canina. Bella trama tannica,  grande struttura, persistente.

Un vero principe.
Altra cantina che non delude mai le aspettative è quella di Ciabot Berton

situata a La Morra, che può vantare vigneti nei cru storici: Roggeri, San Biagio, 
Rive, Cappallotti, Prie e Rocchettevino. 
Iniziamo la degustazione per scaldare i motori con un Langhe Nebbiolo 2014, breve 
maturazione in botte grande. Ventaglio olfattivo che richiama sentori di rosa canina e
spezie, polvere di marmo. Discreta morbidezza accesa da un nobile tannino.
Poi passiamo al Barolo  La Morra 2012, da vigne giovani, molto verticale,
tannino vivo, buona acidità che gli regala una spiccata freschezza, sentori 
ancora quasi verdi. Elegante, ma ancora giovanissimo. Da riassaggiare tra 
un un po' di anni. 
Barolo Ciabot Berton 2012 è il barolo 'aziendale' da uve provenienti dai 3
vigneti: Roggeri, Bricco San Biagio e Rive. 24 mesi di maturazione in botte 
grande. Bouquet elegante, rosa, frutta rossa sotto spirito. Grande pulizia di 
bocca, tannino ben presente seppur più levigato rispetto al precedente.
Saprà regalare in futuro grandi emozioni, bisogna solo saper aspettare...
Barolo Rocchettevino 2011 da uve provenienti dalla sottozona Rocchettevino,
a circa 400 mslm. Maturazione di circa 24 mesi in botte grande. 
Annata più calda rispetto al 2012.
Una esplosione di profumi, frutta sotto spirito, china, spezie in primis, per poi 
svelare note di liquirizia quasi mentolata. Tannino nobile, sorso fresco e sensuale.
Grande carattere. 
Barolo Roggeri 2011,  da uve provenienti dalla sottozona Roggeri posta più in
basso a circa 300 mslm. , su terreni argillosi. Matura in botti di rovere francese e successivamente in botti di rovere di slavonia. Molto diverso dai precedenti, 
apre su profumi che ricordano la prugna sunset, la liquirizia. Si adagia morbido
sul palato e vellutato. Lunga scia di liquirizia in finale.



Un'azienda relativamente giovane è quella di MASSIMO RIVETTI,
nasce nel 2000 a Neive anche se può vantare una lunga esperienza 

nel settore da generazioni. In conversione biologica, ma già dal 2009
non vengono più utilizzati pesticidi e fertilizzanti. Utilizzo di lieviti 
indigeni.
In degustazione un Langhe Nebbiolo 2014 , 100% Nebbiolo, un anno
di maturazione in botte grande, molto speziato con sentori netti di 
liquirizia. Tannino deciso e ancora graffiante.
Barbaresco 2013  elegante, fresco e tannico con ritorni di liquirizia. 
Ancora molto giovane, ma già godibile se ben abbinato col cibo.
Barbaresco Froi 2013 prende il nome della casa essendo la selezione
di uve delle vigne attorno all'azienda. Matura in botte grande di rovere
di Slavonia come vuole la tradizione. Particolarmente fruttato, entra 
morbido per poi mostrare una bella freschezza ed un tannino nobile ben
presente. Un gradino sopra il precedente. Colpisce e conquista.
Ma ancor più intrigante mi è parso il Barbaresco Serraboella 2012
da vigne vecchie. Un bouquet ampio  e complesso con note di frutta 
sotto spirito, petali di fiori rossi e viola macerati che si  intrecciano 
a sentori di liquirizia e mentuccia. Tannino ruspante ancora da 
domare.

Bellissima realtà a Serralunga d'Alba è quella di ETTORE GERMANO,
sinonimo di qualità ormai da molti anni.
Sono vini puliti, diretti e di territorio quelli che ritroviamo qui:
Langhe  Nebbiolo 2015, un cesto di petali di rosa, speziato con 
una incredibile pulizia all'olfatto, ma anche al palato. Bellissimo, 
splendida beva. 
Barolo Cerretta 2011, la rosa canina in primis e poi arrivano 
all'olfatto piccoli frutti rossi e leggere note speziate. Pulito e 
fresco con trama tannica nobile.
Ma la pura apoteosi del piacere arriva con il Barolo Prapò 2009,
24 mesi in botte di rovere e 15 mesi di affinamento in bottiglia.
All'olfatto arrivano sentori più dolci rispetto al precedente, sentori che
ricordano le more di gelso e piccoli frutti. Al palato plana
setoso, morbido, avvolgente. Tannino ben  fuso con una discreta
freschezza e mineralità.
Continua l'estasi con il Barolo Lazzarito Riserva 2009
da vigne vecchie di circa 85 anni.
Matura circa 3 anni in botti di rovere. Ampio ventaglio olfattivo con 
ricordi di piccoli frutti rossi, liquirizia mentolata e spezie. Grande
trama tannica, e grande struttura, di notevole persistenza. Un vero
e proprio 'Gigante' .

Il futuro è Bio, e questo ce lo racconta bene la produttrice Marina 
Marcarino dell' Azienda Agricola PUNSET.  Rimango incantata
ad ascoltarla, impossibile non captare la grande passione che
si cela dietro un immenso lavoro ed una filosofia di vita.
"La GIOIA si diffonde e porta energia positiva ",  Marina si 
riferisce alla gioia di amare il proprio lavoro e la propria terra.
L'azienda è certificata biologica e adotta anche tecniche 
biodinamiche, oltre alla tecnica di potatura giapponese di 
Masanobu Fukuoka. Mi incuriosisco parecchio, ed ecco che 
mi consiglia un libro di cui prendo subito nota 'La rivoluzione
del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka. 







Iniziamo la degustazione con Barbera d'Alba e Langhe Nebbiolo 2014
che colpiscono per i loro sentori ancora molto vinosi accompagnati 
da una bella freschezza e mineralità.
Per poi proseguire con un Barbaresco 2011 che matura in botti di rovere
per 2 anni. Apre all'olfatto con note mentolate e balsamiche. Poi fanno 
capolino sentori di piccole bacche scure. Al palato è fresco grazie ad una
bella acidità con tannino levigato ed elegante.
Ma il mio preferito è sicuramente il Barbaresco Riserva 2008   
Campo Quadro, da un singolo vigneto di poco più di un ettaro, 
Campo Quadro posto a 420 mslm. Matura 30 mesi in barili da 5/7 hl 
Una rosa canina dirompente, che ammalia e si fonde con le note 
speziate. Al palato è quasi astringente con trama tannica nobile
e di grande impatto. Ancora giovane, saprà stupire tra qualche anno.

Azienda Agricola BREZZA, situata a pochi passi dal centro di Barolo
vanta una lunga storia che inizia nel 1885.  Producono molte tipologie
di vini, in degustazione alla manifestazione solo: Dolcetto d'Alba e
Nebbiolo d'Alba.
Dolcetto d'Alba 2014 , tappo di vetro. Maturazione in vasche di 
acciaio e cemento. Profumi e sensazioni gustative giocate su un 
bel frutto e una piacevole freschezza.
Nebbiolo d'Alba 2015, solo acciaio, fresco, diretto. Bella acidità
che gli regala una freschezza che invita ad un nuovo sorso.
Ancora giovane anche se concepito da bere senza aspettare 
troppo. Chiusura con tappo a vetro. 

L' Azienda Agricola BOVIO  si trova a La Morra
Assaggiamo Barbera  d'Alba 2015, solo acciaio,  di un bel color porpora
 sentori vinosi e fruttati.  Caldo al palato.
Ma soddisfazione maggiore ci giunge dal Barolo 2012, maturazione
in botte grande, rosa canina che arriva diretta alle narici, tannino 
ben presente ancora scalpitante e una bella acidità. Un bebè.

La  storica cantina PIO CESARE, nata nel 1881 ad Alba ha portato
in degustazione una sorprendente FREISA 2014, quello che si può
definire il vino da 'Pic nic', di facile beva, fresco e fruttato, lo immagino
con un cesto di vimini con pane  e salumi  in una bella giornata di sole
all'aperto !
Più impegnativa invece, e di gran classe la Barbera d'Alba, con
profumi di viole e sottobosco che rincorrono sentori fruttati, che poi
ritroviamo piacevolmente anche al palato. Bel frutto croccante,
sorso fresco e sapido. Una signora Barbera !
   
Torniamo nella zona di Neive con i vini della nota cantina
SOTTIMANO
Iniziamo con un Langhe  Nebbiolo 2014, matura in botte
piccola per circa 15 mesi. All'olfatto rivela tutta la sua
eleganza con sentori netti di rosa e spezie. Sorso fresco 
e tannino nobile. Equilibrato seppur ancora giovane.
Proseguiamo poi con un Barbera d'Alba Superiore 2015,
matura per circa 15 mesi in piccole botti. Bouquet 
intrigante con note di ciclamino  e violetta, ricordi di sottobosco
e piccoli frutti rossi. Discreta morbidezza e bell'equilibrio.
 Una buona mineraltà e freschezza ne prolungano il ricordo. 

Siamo a Serralunga d'Alba con l'Azienda Agricola SCHIAVENZA
ed il loro Barbera d'Alba 2015, solo acciaio, ancora molto vinoso
ed astringente.   Per poi passare all'assaggio del Barolo 2012, che
matura in botte grande e barrique e che conquista con il suo 
ventaglio di profumi floreali di ciclamino e violetta selvatica 
intrecciati alle note di liquirizia e spezie.  Al palato è fresco e
quasi astringente con tannino ben percettibile seppur abbastanza
levigato.


 

Ritorniamo a Neive con l'azienda FABRIZIO RESSIA.
Il loro Barbaresco Canova 2013 matura in botticelle da 10 hl e
botti di Slavonia da 1500 litri. Rosa canina in primis si avverte al naso,
e poi nuance speziate e minerali. Elegante e fresco, presenta un tannino
nobile ben domato
  
 


DELTETTO si trova a Canale, nel cuore del Roero, produce vini
nelle zone del Roero e delle Langhe.
In degustazione: Barbera d'Alba 2015 e Barbera d'Alba Superiore
"Rocca delle Marasche" 2012, entrambe molto interessanti.
La prima più giovane e diretta, la seconda più intrigante con una lunga
maturazione in botti piccole. Dal colore rosso quasi porpora, la Barbera
d'Alba Superiore "Rocca delle Marasche" colpisce per l'incredibile
morbidezza accentuata probabilmente dalla surmaturazione delle uve
per circa 8 gg e dal lungo affinamento. Grazien anche ad una
piacevole freschezza si ritrova in questo vino un perfetto equilibrio
ed un sorso gustoso. Caldo al palato con finale di frutta in confettura.

Langhe Nebbiolo 2014 non delude, freschezza che invita alla beva.
Anche per il Roero vengono proposti 2 vini, il Roero 2013 che
matura in botte grande e presenta una notevole freschezza al palato;
e il Roero Riserva Braja 2012 da vigne vecchie, che matura per
24 mesi, 50% in botte grande e 50% in botte piccola. Molto
fruttato all'olfatto con ricordi di piccoli frutti rossi. Intriganti
note di rosa si ritrovano poi anche al gusto con la sensazione
quasi di masticarne i petali. Grande stoffa !
Barolo "Bussia " 2010 matura in barrique per circa 24 mesi.
All'olfatto apre su sentori di frutta viola, come la prugna secca
e confettura. Morbido e caldo al palato pur mantenendo una
splendida freschezza.



 
A Vezza d'Alba nel 1959 nasce la CANTINA del NEBBIOLO, una
cooperativa che ad oggi conta 180 soci per circa 300 ettari di vigneto
di cui l'80% sulle colline del Roero ed il restante 20% in altre zone.
In degustazione Nebbiolo d'Alba 2014, Barbaresco 2012, Barolo 2012,
Barolo 2011. Degusto tutti e 4 i vini e vista l'annata, i 2 Barbaresco 2012 me li
aspettavo un po' più 'ruspanti'. La mia preferenza cade sul Nebbiolo
d'Alba 2014, maturazione in barrique, convince più in bocca che al naso.
Al palato piace! Un bel frutto, ed un bell'equilibrio giocato su una
discreta acidità ed un tannino nobile ben domato.

A Diano d'Alba sorge l' Azienda Agricola Fratelli ABRIGO, 
il loro vino di punta è il Dolcetto di Diano d'Alba Docg, anche se
sono molte le tipologie prodotte, dall'Alta Langa  Metodo Classico,
dai bianchi fermi, ai rosati per poi passare ai vini rossi come
la Barbera d'Alba e al Nebbiolo d'Alba...
In  degustazione quello che più mi ha colpita è il
Dolcetto di Diano d'Alba Docg Sorì del Berfi 2015,
da uve provenienti dai Sorì, le zone meglio esposte e più assolate.
Il colore è un rosso rubino quasi porpora con riflessi violacei.
All'olfatto è vinoso e fruttato con un floreale che ricorda fiori di
violette, viole del pensiero e ciclamini. Al palato entra morbido,
e vellutato per poi mostrare una bella vena acida, che gli conferisce
una buona freschezza che rende più 'ghiotto' il sorso.


Nel 1986 nasce l'Azienda Agricola CAREGLIO a Baldissero
d'Alba nel Roero. Tra i vini in degustazione colpisce la
Barbera d'Alba 2014, solo acciaio, tutta giocata su un
frutto croccante ed un buon equilibrio, con discreta
freschezza e tannino levigato.

Un'azienda giovane è quella di CASCINA RABAGLIO, 
in degustazione Nebbiolo, Barbaresco  e Barbera d'Alba.
E' proprio quest'ultima che cattura la mia attenzione...
Matura 6 mesi in piccole botti , frutta accattivante,
freschezza e buona trama tannica.

E poi la storica cantina ODDERO a La Morra, in
degustazione Barbera d'Alba 2013,  Langhe Nebbiolo 2013,
Barbaresco 2013, Barolo 2012, Barolo 2011, tutti giovanissimi e
con grandi  potenzialità...
Mi soffermo sul Barbera d'Alba 2013, solo acciaio,
giovanissimo, dà una ventata di freschezza al palato
abbracciandolo con tutta la sua acidità; e sul Langhe Nebbiolo 2013
anche questo solo acciaio, lascia ampio spazio al
varietale e alle note accese della gioventù, mi intriga
il forte profumo della rosa canina ed una bellissima
freschezza che invita ad un nuovo sorso.

E per concludere l'azienda Fratelli AIMASSO a Diano 
d'Alba,  con il loro Barbera d'Alba 2014, il Diano d'Alba 
Superiore 2014 ed il Barolo Brunate 2012
Quest'ultimo interessante e molto piacevole, degna 
conclusione di una bellissima degustazione di grandi 
vini e GRANDI PRODUTTORI ! 


Molte altre le aziende presenti degne di nota, 
tra cui:
Abrigo Giovanni, Adriano Marco e Vittori, Az.Agricola
But di Meistro Flavio, Az. Agr.Ca' Richeta, Az. Agricola
Ca' Viola, Fassino Giuseppe, Az. Agr. Mustela, 
Palladino, Castello di Neive, Cortese Giuseppe, 
Fabrizio Ressia, Fretelli Serio e Battista Borgogno,
Giulia Negri, La Bioca, Marchesi di Barolo, 
Mauro Mascarello, Paitin di Pasquero-Elia, 
Poderi Colla, Poderi Moretti, Serradenari, Vite Colte.

Con la certezza di rivedere tutti il prossimo anno, 
magari ancor più numerosi, invito tutti ad 
una gita in questa bellissima terra piemontese.