domenica 27 novembre 2016

Giganti di Langa



                   Giganti di Langa

           Villa Quaranta Park Hotel 20 Novembre 2016

Un convegno “Vignaioli si nasce o si diventa ? “, due degustazioni a numero
chiuso, una dedicata alla verticale di Barolo Monprivato della prestigiosa 
cantina Mascarello e  l’altra  dal tema molto vivo:
 “Barolo e Barbaresco a confronto”,  ed un interessante banco d’assaggio 
con oltre 40 aziende. 
Tutto questo nella splendida cornice di Villa Quaranta, storico edificio tra i più 
belli della Valpolicella. 
Evento organizzato dall’associazione culturale Arte&Vino

E proprio qui in Valpolicella, nella terra del grande Amarone, abbiamo ospitato 
forse il Re dei vini rossi italiani: il Barolo.
Ma non è stato l’unico protagonista, tra i ‘Giganti di Langa’ sempre più emerge 

con eleganza il Barbaresco, dalle mille sfumature a seconda della microzona.
E poi non dimentichiamo la Barbera capace di regalare bellissime emozioni. 

Presenti alla manifestazione molti dei produttori. Atmosfera tranquilla e 
rilassata, ottimale per poter degustare con calma ed apprezzare tutte le 
eccellenze di questo magnifico territorio.


Interessante la cantina Ca’ del Baio, quasi tutta al femminile.
In degustazione un Nebbiolo 2015, solo acciaio, da bere giovane tutto 

d’un fiato, ed un Barbaresco Vallegrande 2013 di carattere, che mostra tutta 
la sua irruenza ed aggressività condita da una bellissima mineralità, 
da aspettare a lungo .
Elegante dai profumi che ricordano una rosa appena sbocciata, 

il Barbaresco 2009 Val Grande (che riporta in etichetta ancora l’antico nome
 ‘Val Grande’ che poi diventerà nelle annate successive ‘Valle Grande’ ) .


Immancabile la cantina Ferdinando Principiano sempre presente alle 
manifestazioni di nicchia, ritrovata più volte sia a ViniNatur,  che ad altri 
eventi in giro per l’Italia.
Viticoltura biologica e biodinamica, da quest’anno si sperimenta
per rinunciare
all’utilizzo del rame.
Barbera d’Alba 2013 La Romualda: un frutto accattivante e una piacevole
freschezza.
Barolo 2012 Ravera di Monforte: floreale con sentori di rovo, al palato mostra tutta
la sua giovane età,  astringente con un tannino scalpitante, fresco e minerale.
Ma la scena la ruba sicuramente il Barolo Boscareto 2009, 4 anni di maturazione in
botte grande, terreno più calcareo rispetto al precedente, bouquet ampio con sentori speziati, liquirizia. Sensazioni minerali, che anticipano una splendida sapidità anche al palato. Ricordi di rosa canina. Bella trama tannica,  grande struttura, persistente.

Un vero principe.
Altra cantina che non delude mai le aspettative è quella di Ciabot Berton

situata a La Morra, che può vantare vigneti nei cru storici: Roggeri, San Biagio, 
Rive, Cappallotti, Prie e Rocchettevino. 
Iniziamo la degustazione per scaldare i motori con un Langhe Nebbiolo 2014, breve 
maturazione in botte grande. Ventaglio olfattivo che richiama sentori di rosa canina e
spezie, polvere di marmo. Discreta morbidezza accesa da un nobile tannino.
Poi passiamo al Barolo  La Morra 2012, da vigne giovani, molto verticale,
tannino vivo, buona acidità che gli regala una spiccata freschezza, sentori 
ancora quasi verdi. Elegante, ma ancora giovanissimo. Da riassaggiare tra 
un un po' di anni. 
Barolo Ciabot Berton 2012 è il barolo 'aziendale' da uve provenienti dai 3
vigneti: Roggeri, Bricco San Biagio e Rive. 24 mesi di maturazione in botte 
grande. Bouquet elegante, rosa, frutta rossa sotto spirito. Grande pulizia di 
bocca, tannino ben presente seppur più levigato rispetto al precedente.
Saprà regalare in futuro grandi emozioni, bisogna solo saper aspettare...
Barolo Rocchettevino 2011 da uve provenienti dalla sottozona Rocchettevino,
a circa 400 mslm. Maturazione di circa 24 mesi in botte grande. 
Annata più calda rispetto al 2012.
Una esplosione di profumi, frutta sotto spirito, china, spezie in primis, per poi 
svelare note di liquirizia quasi mentolata. Tannino nobile, sorso fresco e sensuale.
Grande carattere. 
Barolo Roggeri 2011,  da uve provenienti dalla sottozona Roggeri posta più in
basso a circa 300 mslm. , su terreni argillosi. Matura in botti di rovere francese e successivamente in botti di rovere di slavonia. Molto diverso dai precedenti, 
apre su profumi che ricordano la prugna sunset, la liquirizia. Si adagia morbido
sul palato e vellutato. Lunga scia di liquirizia in finale.



Un'azienda relativamente giovane è quella di MASSIMO RIVETTI,
nasce nel 2000 a Neive anche se può vantare una lunga esperienza 

nel settore da generazioni. In conversione biologica, ma già dal 2009
non vengono più utilizzati pesticidi e fertilizzanti. Utilizzo di lieviti 
indigeni.
In degustazione un Langhe Nebbiolo 2014 , 100% Nebbiolo, un anno
di maturazione in botte grande, molto speziato con sentori netti di 
liquirizia. Tannino deciso e ancora graffiante.
Barbaresco 2013  elegante, fresco e tannico con ritorni di liquirizia. 
Ancora molto giovane, ma già godibile se ben abbinato col cibo.
Barbaresco Froi 2013 prende il nome della casa essendo la selezione
di uve delle vigne attorno all'azienda. Matura in botte grande di rovere
di Slavonia come vuole la tradizione. Particolarmente fruttato, entra 
morbido per poi mostrare una bella freschezza ed un tannino nobile ben
presente. Un gradino sopra il precedente. Colpisce e conquista.
Ma ancor più intrigante mi è parso il Barbaresco Serraboella 2012
da vigne vecchie. Un bouquet ampio  e complesso con note di frutta 
sotto spirito, petali di fiori rossi e viola macerati che si  intrecciano 
a sentori di liquirizia e mentuccia. Tannino ruspante ancora da 
domare.

Bellissima realtà a Serralunga d'Alba è quella di ETTORE GERMANO,
sinonimo di qualità ormai da molti anni.
Sono vini puliti, diretti e di territorio quelli che ritroviamo qui:
Langhe  Nebbiolo 2015, un cesto di petali di rosa, speziato con 
una incredibile pulizia all'olfatto, ma anche al palato. Bellissimo, 
splendida beva. 
Barolo Cerretta 2011, la rosa canina in primis e poi arrivano 
all'olfatto piccoli frutti rossi e leggere note speziate. Pulito e 
fresco con trama tannica nobile.
Ma la pura apoteosi del piacere arriva con il Barolo Prapò 2009,
24 mesi in botte di rovere e 15 mesi di affinamento in bottiglia.
All'olfatto arrivano sentori più dolci rispetto al precedente, sentori che
ricordano le more di gelso e piccoli frutti. Al palato plana
setoso, morbido, avvolgente. Tannino ben  fuso con una discreta
freschezza e mineralità.
Continua l'estasi con il Barolo Lazzarito Riserva 2009
da vigne vecchie di circa 85 anni.
Matura circa 3 anni in botti di rovere. Ampio ventaglio olfattivo con 
ricordi di piccoli frutti rossi, liquirizia mentolata e spezie. Grande
trama tannica, e grande struttura, di notevole persistenza. Un vero
e proprio 'Gigante' .

Il futuro è Bio, e questo ce lo racconta bene la produttrice Marina 
Marcarino dell' Azienda Agricola PUNSET.  Rimango incantata
ad ascoltarla, impossibile non captare la grande passione che
si cela dietro un immenso lavoro ed una filosofia di vita.
"La GIOIA si diffonde e porta energia positiva ",  Marina si 
riferisce alla gioia di amare il proprio lavoro e la propria terra.
L'azienda è certificata biologica e adotta anche tecniche 
biodinamiche, oltre alla tecnica di potatura giapponese di 
Masanobu Fukuoka. Mi incuriosisco parecchio, ed ecco che 
mi consiglia un libro di cui prendo subito nota 'La rivoluzione
del filo di paglia" di Masanobu Fukuoka. 







Iniziamo la degustazione con Barbera d'Alba e Langhe Nebbiolo 2014
che colpiscono per i loro sentori ancora molto vinosi accompagnati 
da una bella freschezza e mineralità.
Per poi proseguire con un Barbaresco 2011 che matura in botti di rovere
per 2 anni. Apre all'olfatto con note mentolate e balsamiche. Poi fanno 
capolino sentori di piccole bacche scure. Al palato è fresco grazie ad una
bella acidità con tannino levigato ed elegante.
Ma il mio preferito è sicuramente il Barbaresco Riserva 2008   
Campo Quadro, da un singolo vigneto di poco più di un ettaro, 
Campo Quadro posto a 420 mslm. Matura 30 mesi in barili da 5/7 hl 
Una rosa canina dirompente, che ammalia e si fonde con le note 
speziate. Al palato è quasi astringente con trama tannica nobile
e di grande impatto. Ancora giovane, saprà stupire tra qualche anno.

Azienda Agricola BREZZA, situata a pochi passi dal centro di Barolo
vanta una lunga storia che inizia nel 1885.  Producono molte tipologie
di vini, in degustazione alla manifestazione solo: Dolcetto d'Alba e
Nebbiolo d'Alba.
Dolcetto d'Alba 2014 , tappo di vetro. Maturazione in vasche di 
acciaio e cemento. Profumi e sensazioni gustative giocate su un 
bel frutto e una piacevole freschezza.
Nebbiolo d'Alba 2015, solo acciaio, fresco, diretto. Bella acidità
che gli regala una freschezza che invita ad un nuovo sorso.
Ancora giovane anche se concepito da bere senza aspettare 
troppo. Chiusura con tappo a vetro. 

L' Azienda Agricola BOVIO  si trova a La Morra
Assaggiamo Barbera  d'Alba 2015, solo acciaio,  di un bel color porpora
 sentori vinosi e fruttati.  Caldo al palato.
Ma soddisfazione maggiore ci giunge dal Barolo 2012, maturazione
in botte grande, rosa canina che arriva diretta alle narici, tannino 
ben presente ancora scalpitante e una bella acidità. Un bebè.

La  storica cantina PIO CESARE, nata nel 1881 ad Alba ha portato
in degustazione una sorprendente FREISA 2014, quello che si può
definire il vino da 'Pic nic', di facile beva, fresco e fruttato, lo immagino
con un cesto di vimini con pane  e salumi  in una bella giornata di sole
all'aperto !
Più impegnativa invece, e di gran classe la Barbera d'Alba, con
profumi di viole e sottobosco che rincorrono sentori fruttati, che poi
ritroviamo piacevolmente anche al palato. Bel frutto croccante,
sorso fresco e sapido. Una signora Barbera !
   
Torniamo nella zona di Neive con i vini della nota cantina
SOTTIMANO
Iniziamo con un Langhe  Nebbiolo 2014, matura in botte
piccola per circa 15 mesi. All'olfatto rivela tutta la sua
eleganza con sentori netti di rosa e spezie. Sorso fresco 
e tannino nobile. Equilibrato seppur ancora giovane.
Proseguiamo poi con un Barbera d'Alba Superiore 2015,
matura per circa 15 mesi in piccole botti. Bouquet 
intrigante con note di ciclamino  e violetta, ricordi di sottobosco
e piccoli frutti rossi. Discreta morbidezza e bell'equilibrio.
 Una buona mineraltà e freschezza ne prolungano il ricordo. 

Siamo a Serralunga d'Alba con l'Azienda Agricola SCHIAVENZA
ed il loro Barbera d'Alba 2015, solo acciaio, ancora molto vinoso
ed astringente.   Per poi passare all'assaggio del Barolo 2012, che
matura in botte grande e barrique e che conquista con il suo 
ventaglio di profumi floreali di ciclamino e violetta selvatica 
intrecciati alle note di liquirizia e spezie.  Al palato è fresco e
quasi astringente con tannino ben percettibile seppur abbastanza
levigato.


 

Ritorniamo a Neive con l'azienda FABRIZIO RESSIA.
Il loro Barbaresco Canova 2013 matura in botticelle da 10 hl e
botti di Slavonia da 1500 litri. Rosa canina in primis si avverte al naso,
e poi nuance speziate e minerali. Elegante e fresco, presenta un tannino
nobile ben domato
  
 


DELTETTO si trova a Canale, nel cuore del Roero, produce vini
nelle zone del Roero e delle Langhe.
In degustazione: Barbera d'Alba 2015 e Barbera d'Alba Superiore
"Rocca delle Marasche" 2012, entrambe molto interessanti.
La prima più giovane e diretta, la seconda più intrigante con una lunga
maturazione in botti piccole. Dal colore rosso quasi porpora, la Barbera
d'Alba Superiore "Rocca delle Marasche" colpisce per l'incredibile
morbidezza accentuata probabilmente dalla surmaturazione delle uve
per circa 8 gg e dal lungo affinamento. Grazien anche ad una
piacevole freschezza si ritrova in questo vino un perfetto equilibrio
ed un sorso gustoso. Caldo al palato con finale di frutta in confettura.

Langhe Nebbiolo 2014 non delude, freschezza che invita alla beva.
Anche per il Roero vengono proposti 2 vini, il Roero 2013 che
matura in botte grande e presenta una notevole freschezza al palato;
e il Roero Riserva Braja 2012 da vigne vecchie, che matura per
24 mesi, 50% in botte grande e 50% in botte piccola. Molto
fruttato all'olfatto con ricordi di piccoli frutti rossi. Intriganti
note di rosa si ritrovano poi anche al gusto con la sensazione
quasi di masticarne i petali. Grande stoffa !
Barolo "Bussia " 2010 matura in barrique per circa 24 mesi.
All'olfatto apre su sentori di frutta viola, come la prugna secca
e confettura. Morbido e caldo al palato pur mantenendo una
splendida freschezza.



 
A Vezza d'Alba nel 1959 nasce la CANTINA del NEBBIOLO, una
cooperativa che ad oggi conta 180 soci per circa 300 ettari di vigneto
di cui l'80% sulle colline del Roero ed il restante 20% in altre zone.
In degustazione Nebbiolo d'Alba 2014, Barbaresco 2012, Barolo 2012,
Barolo 2011. Degusto tutti e 4 i vini e vista l'annata, i 2 Barbaresco 2012 me li
aspettavo un po' più 'ruspanti'. La mia preferenza cade sul Nebbiolo
d'Alba 2014, maturazione in barrique, convince più in bocca che al naso.
Al palato piace! Un bel frutto, ed un bell'equilibrio giocato su una
discreta acidità ed un tannino nobile ben domato.

A Diano d'Alba sorge l' Azienda Agricola Fratelli ABRIGO, 
il loro vino di punta è il Dolcetto di Diano d'Alba Docg, anche se
sono molte le tipologie prodotte, dall'Alta Langa  Metodo Classico,
dai bianchi fermi, ai rosati per poi passare ai vini rossi come
la Barbera d'Alba e al Nebbiolo d'Alba...
In  degustazione quello che più mi ha colpita è il
Dolcetto di Diano d'Alba Docg Sorì del Berfi 2015,
da uve provenienti dai Sorì, le zone meglio esposte e più assolate.
Il colore è un rosso rubino quasi porpora con riflessi violacei.
All'olfatto è vinoso e fruttato con un floreale che ricorda fiori di
violette, viole del pensiero e ciclamini. Al palato entra morbido,
e vellutato per poi mostrare una bella vena acida, che gli conferisce
una buona freschezza che rende più 'ghiotto' il sorso.


Nel 1986 nasce l'Azienda Agricola CAREGLIO a Baldissero
d'Alba nel Roero. Tra i vini in degustazione colpisce la
Barbera d'Alba 2014, solo acciaio, tutta giocata su un
frutto croccante ed un buon equilibrio, con discreta
freschezza e tannino levigato.

Un'azienda giovane è quella di CASCINA RABAGLIO, 
in degustazione Nebbiolo, Barbaresco  e Barbera d'Alba.
E' proprio quest'ultima che cattura la mia attenzione...
Matura 6 mesi in piccole botti , frutta accattivante,
freschezza e buona trama tannica.

E poi la storica cantina ODDERO a La Morra, in
degustazione Barbera d'Alba 2013,  Langhe Nebbiolo 2013,
Barbaresco 2013, Barolo 2012, Barolo 2011, tutti giovanissimi e
con grandi  potenzialità...
Mi soffermo sul Barbera d'Alba 2013, solo acciaio,
giovanissimo, dà una ventata di freschezza al palato
abbracciandolo con tutta la sua acidità; e sul Langhe Nebbiolo 2013
anche questo solo acciaio, lascia ampio spazio al
varietale e alle note accese della gioventù, mi intriga
il forte profumo della rosa canina ed una bellissima
freschezza che invita ad un nuovo sorso.

E per concludere l'azienda Fratelli AIMASSO a Diano 
d'Alba,  con il loro Barbera d'Alba 2014, il Diano d'Alba 
Superiore 2014 ed il Barolo Brunate 2012
Quest'ultimo interessante e molto piacevole, degna 
conclusione di una bellissima degustazione di grandi 
vini e GRANDI PRODUTTORI ! 


Molte altre le aziende presenti degne di nota, 
tra cui:
Abrigo Giovanni, Adriano Marco e Vittori, Az.Agricola
But di Meistro Flavio, Az. Agr.Ca' Richeta, Az. Agricola
Ca' Viola, Fassino Giuseppe, Az. Agr. Mustela, 
Palladino, Castello di Neive, Cortese Giuseppe, 
Fabrizio Ressia, Fretelli Serio e Battista Borgogno,
Giulia Negri, La Bioca, Marchesi di Barolo, 
Mauro Mascarello, Paitin di Pasquero-Elia, 
Poderi Colla, Poderi Moretti, Serradenari, Vite Colte.

Con la certezza di rivedere tutti il prossimo anno, 
magari ancor più numerosi, invito tutti ad 
una gita in questa bellissima terra piemontese.




Nessun commento:

Posta un commento