TENUTE UGOLINI : I VINI
Siamo in uno dei più bei luoghi della Valpolicella, sulle colline in zona Bure Alto, sotto il grande porticato del casale colonico, completamente ristrutturato, di proprietà della Cantina Ugolini. Qui il primo insediamento fu quello dei frati dell'Abbazia di Verona, che già all'epoca producevano vino.
Successivamente vi fu una base militare austriaca e negli ultimi anni la struttura rimase ad uso contadino. Il mezzo giglio fiorentino ritrovato nell'antica cappella è rimasto attualmente come simbolo su tutte le etichette dei vini Ugolini. Su come è nata l'etichetta, Giambattista ci racconta anche un simpatico annedoto: era a cena al ristorante di Villa Quaranta , quando un amico fiorentino durante una discussione cita la teoria dei 7 secondi, " in Toscana si dice che è inutile far vino buono, alla fine vincono i 7 secondi " . Questo significa che non serve produrre del vino che sia solo buono, anche il packaging ha la sua importanza, ed i 7 secondi sono quel breve tempo che passa tra il posare lo sguardo sullo scaffale vini e la scelta vera e propria di cosa acquistare.
Poi quella stessa sera Giambattista passa davanti alla vetrina della bottiglieria Corsini in città, e cosa vede ? Delle bottiglie di Gaja che attirano più delle altre per i colori, ed ecco come è stata ispirata la scelta del bianco e del nero in tutte le etichette. I vini prodotti sono quelli tipici di questo territorio. L'Azienda è certificata biologica ed adotta alcune tecniche biodinamiche. La tradizione si fonde con l'innovazione, nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente circostante. La vendemmia è manuale e le uve sono sottoposte ad una selezione visiva. Dopo la degustazione dei campioni da botte abbiamo la possibilità di degustare i vini in bottiglia. Partiamo dal Valpolicella Classico prodotto dalle uve del vigneto storico, tutte vigne che superano i 30 anni. I vitigni utilizzati sono corvina, croatina, rondinella, molinara ed ancellotta. Le uve subiscono un appassimento di una
ventina di giorni e questo rappresenta una particolarità per un Valpolicella base. A tutti i vini della cantina viene applicata la tecnica del salasso. Solo acciaio per questo Valpolicella Clasico 2013 rosso rubino con sfumature violacee, che la tecnica del salasso ha aiutato ad avere una maggiore intensità al naso, un bouquet più ampio, maggior struttura ed un titolo alcolometrico abbastanza elevato. Affiorano sentori vinosi subito rincorsi da quelli di fiori, viola e rosa in prevalenza . Non mancano profumi di frutta fresca. Il frutto è un frutto croccante. Una mineralità spiccata ed una leggera speziatura dovuta all'uva e non all'affinamento completano il quadro olfattivo e gustativo.
Il tannino è gentile. E' un vino equilibrato con una sapidità elegante. Un Valpolicella che sia per la struttura che per il titolo alcolometrico importante, si avvicina molto ad un Valpolicela Classico Superiore, con una splendida beva. A seguire, il vino che ha attirato maggiormente la nostra attenzione, il Valpolicella Classico Superiore 2011. Corvina gentile, corvina grossa, rondinella ed oseleta sono i vitigni impiegati, tutti posti a circa 250 metri di altitudine con esposizione sudest .
Nel bicchiere si presenta con un bel colore rubino brillante. Al naso la pungenza dell'alcol si fa sentire di più rispetto al primo vino, ma mentre nel campione da botte, (Valpolicella Calssico Superiore 2012) l'alcol ci era parso un po' aggressivo, ora lo ritroviamo amalgamato con tutto il resto . All'olfatto si percepiscono sensazioni eteree e note speziate di pepe, tabacco e chiodi di garofano. In un secondo momento emergono fiori e frutti rossi maturi. Una vena minerale ci accompagna per tutto il percorso gustativo ben bilanciata da un tannino vellutato, domato dal lungo affinamento in botte. Il nettare scivola in bocca morbido fino all'ultima goccia. Anche il retrogusto amarognolo percepito nel campione da botte qui si è affievolito lasciando solo una piacevole sfumatura sul finale. Come terzo vino abbiamo avuto il piacere di degustare il Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2011 da corvina gentile coltivata a circa 500 metri di altitudine con esposizione a sud. Dopo la raccolta manuale, una parte delle uve è subito pigiata e sottoposta alla tecnica del salasso, mentre il resto viene appassito per una cinquantina di giorni e rifermentato assieme. Il vino così ottenuto è poi ripassato a febbraio sulle vinacce dell'Amarone.
Colore rubino con sfumature granate . Naso balsamico con note mentolate non invasive, fiori appassiti come la rosa e la viola, ciliegia matura quasi sotto spirito. Si avverte la pungenza dell'alcol, ma non infastidisce e malgrado il titolo alcolometrico importante, riesce a non prevalere sul resto. Non mancano le spezie: pepe verde e rosso. Bella sapidità in linea con tutti i vini dell'azienda, abbastanza fresco. In bocca rimane il frutto e sul finale un particolare sentore leggerissimo di menta selvatica, mentre la nota amara percepita nel campione da botte è praticamente scomparsa. Mentre i primi 2 vini sono godibilissimi fin d'ora, questo è ancora un vino giovane, sicuramente da riassaggiare tra un po' di mesi o un anno. Per concludere degustiamo l'Amarone Classico 2010 prodotto da uve corvina gentile, corvinone, rondinella, oseleta coltivate a 300 metri di altitudine. Al naso la pungenza dell'alcol colpisce subito , ha bisogno ancora di un po' di tempo per equilibrarsi, d'altronde è un vino caldo con un titolo alcolometrico importante , è ancora giovane ed ha bisogno di un bel periodo di affinamento in bottiglia . L'alcol non copre comunque il bouquet ampio: fiori appassiti come la viola ed il ciclamino, spezie: pepe e peperoncino, confettura, frutta sotto spirito, liquirizia, tabacco dolce, frutta secca. La sapidità gioca anche qui un ruolo importante come in tutti i vini della cantina. I tannini sono morbidi e la freschezza aiuta ad avere un bicchiere dall'ottima beva.
Cantina: località Pozzetto, 1 – 37022 Fumane – VR
Casale: strada di Bonamico , 11 – 37029 San Pietro Incariano – VR
Tel: 045 7703830
info@tenuteugolini.it
www.tenuteugolini.it
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