L’ultima domenica di Marzo l’ho passata a Villa Gritti, a Villabella di San Bonifacio. Una giornata dedicata ai vini dei Vignaioli Indipendenti di Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli . Alcuni produttori presenti nelle sale della bellissima villa li avevo incontrati un paio di settimane fa al Wine Experience al 300% organizzato come ogni anno da Ais e dedicato alla Guida Vinetia. Ma torniamo a noi…ed ai nostri Vignaioli Indipendenti, paladini del loro territorio, uniti in un unico intento…dare maggior valore e visibilità a chi il vino lo segue davvero, dal campo, alla vigna…fino alle ultime fasi di lavorazione. Forse anche per questo, erano tutti presenti al banco di degustazione, tranne qualche rara eccezione, col loro sorriso contagioso, malgrado la levataccia ed i mille impegni. Inutile dire che ho assaggiato tutti ottimi prodotti, ma ne citerò solo alcuni …
Come i vini di Antolini a Marano di Valpolicella, tra cui spicca quest’anno l’ Amarone Moropio 2013 in tutta la sua eleganza, ed i vini genuini e schietti di Boscaini Carlo, nel cuore della Valpolicella Classica, con i vigneti che guardano il paesino storico di San Giorgio Ingannapoltron, splendida meta turistica. Vini con prezzi ancora abbordabili in questo mercato a volte un po’ impazzito.
E poi come non menzionare le bollicine Metodo Classico de La Dama del Rovere, solo durella 100% ed il loro elegante Soave 2014 da vigne vecchie, solo garganega in purezza, un Soave che non ti aspetti, con una splendida freschezza ed eleganza, che ricorda alcuni grandi vini bianchi dei nostri cugini francesi.
Ma se parliamo di bollicine … imperdibili quelle di Casa Cecchin ! Verticale e graffiante la sua Riserva Metodo Classico Pa’ Dosè, 70 mesi sui lieviti, conquista e seduce anche chi la durella l’ha sempre snobbata!
E poi fantastici i vini di montagna di Maso Thaler, solo il luogo meriterebbe una visita, vigneti a 600 mslm. Mi sono piaciuti in particolar modo il Manzoni Bianco 2015, solo acciaio, con tutta la freschezza e la bevibilità che solo certi microclimi riescono a conferire e poi il Pinot Nero 2013 dal bouquet intrigante di spezie, liquirizia, ribes rosso. Già elegante, ma con grandissime potenzialità ancora inespresse.
Interessante anche il Manzoni Bianco 2014 di Maso Murli, un mazzetto di erbe aromatiche e macchia mediterranea, fresco, dal sorso che invita alla beva e gradevole mineralità. Equilibrato.
Ci spostiamo poi verso il mare a Caorle (VE) ...eh già ...qui l’azienda La Frassina produce dei vini che non ti aspetti...qui non c’è collina...qui siamo davvero in pianura...più di pianura...qui siamo sul mare…eppure in questo terroir così particolare nascono Lison 2016, solo acciaio, una macedonia di frutta tropicale, che poi lascia spazio ad una decisa pera William. Bellissima sapidità al palato… che sa proprio di mare. Si fa notare anche il Refosco dal Peduncolo Rosso 2012, una bella rosa canina, al palato quasi astringente, ma con un tannino non troppo tagliente.
Spostandoci in Friuli, sempre una conferma sono i vini di Vie Di Romans, tra quelli in degustazione, ottimo il Sauvignon 2014 contraddistinto da una grande pulizia nei profumi. Sentori di mentuccia e pompelmo, ed i vini di Venica, notevole il Friulano, pulito, minerale, dal sorso ricco ed appagante.
Riparlando di vini della Valpolicella, mi inchino davanti all’eleganza superba dei vini di Zymè e all’ Amarone Classico 2011 di Ca’ La Bionda splendida interpretazione della zona di Marano.
Valentina Cubi invece convince con il suo Amarone Classico 2010, che esce per la prima volta con questa annata come biologico.
Curioso il Zurlie della cantina Massimago che produce nel formato mezzo litro, un vino rifermentato in bottiglia da uve corvina, corvinone e rondinella, un’idea pensata per i giovani e che vuole essere una valida alternativa al mondo delle birre artigianali. Ma i vini che mi hanno più convinta sono sicuramente il loro Valpolicella Superiore Profasio 2013 dal frutto croccante e l’Amarone 2012 .
Per quanto riguarda invece la zona dei Colli Euganei, vi consiglio i vini di Quota 101