lunedì 13 marzo 2017

I VINI NATURALI di SANTA10



DEGUSTAZIONE DEI  VINI NATURALI SANTA10


Gianni Massone è un personaggio schietto, dalle maniere gentili, sguardo 
sveglio, intelligente. Occhi chiari che trasmettono passione. 
La sua è una piccola azienda, SANTA10, a conduzione familiare sulle colline 
senesi. In tutto 8 ettari e mezzo di cui solo 1,5 a vigneto ed il resto ulivi ed 
un B&B immerso nel verde.
Ho avuto il piacere di conoscere lui ed i suoi vini circa un anno fa a 
Villa Favorita in occasione della manifestazione organizzata da VinNatur. 
Questa associazione conta circa 170 vignaioli da tutto il mondo uniti da
un’unica filosofia e da regole molto rigide. A Gennaio di quest’anno è
uscito il nuovo disciplinare che entrerà in vigore con la vendemmia 2017.

A distanza di quasi un anno siamo riusciti ad averlo qui a Verona, 
in Valpolicella per riassaggiare le stesse annate di Santa10 degustate ad 
aprile 2016, e l’ultima annata in commercio di SantaSubito  e per farci 
raccontare un po’ la sua storia e la sua filosofia.
L’occasione è stata una Degustazione presso il locale La Dolce Vita nel 
piccolo borgo di Arcè di Pescantina in provincia di Verona.
L’azienda produce anche un bianco da uve trebbiano, ma per la serata 
ci siamo concentrati solamente sui suoi vini rossi.
Sono vini davvero naturali, anche se spesso si abusa di questa parola…
è ovvio che il vino non nasce spontaneo… e che l’uomo ci mette
del suo...ma sicuramente questi vini sono più genuini di altri . 
E questo non è poco.
Non vengono utilizzati pesticidi, additivi chimici, concimi, lieviti aggiunti, 
sistemi per il controllo della temperatura, pompe elettriche nell’imbottigliamento, 
effettuando la maggior parte delle lavorazioni manualmente.
L’anidride solforosa aggiunta è praticamente inesistente. 
Sono vini ‘sinceri’ che rispecchiano l’annata.

Il primo vino in degustazione è
Santa Subito Igt 2014 (Canaiolo 34%, ciliegiolo 33%, colorino 33%)
(da agricoltura biologica)
Lo sposiamo con un tagliere di affettati, e l’abbinamento risulta piacevole.
Scaldiamo i motori ! Sentori di pietra scura, leggermente balsamico,
note di frutta dolce, che poi quasi scompaiono in bocca, lasciando spazio
ad un sorso deciso, fresco, con una incredibile beva accompagnata
da una buona sapidità

Poi passiamo ad una piccola verticale di 3 annate di SANTA10
Santa10  Igt 2010  (Sangiovese 90%, Petit verdot 5%, Cabernet 5%)
(da agricoltura biologica)
A distanza di quasi un anno supera il fratello più vecchio del 2008.
Veste color rubino, un accenno timidissimo di granato sul bordo.
Ha carattere, un bouquet intrigante di rovo, balsamico, minerale.
Al gusto il tannino è elegante, ma ancora ben presente. L’acidità
lo mantiene vivo, ancora fresco. Sicuramente da riassaggiare tra
qualche anno, ma godibilissimo già da ora.

Santa10  Igt 2009  MAGNUM
(Sangiovese 90%, Petit verdot 5%, Cabernet 5%)
(da agricoltura biologica)
E’ sempre bello aprire un Magnum, e non solo per un fattore estetico !
Ci troviamo davanti ad un’annata completamente diversa e la ritroviamo
tutta nel bicchiere.  Il colore è un rubino  più trasparente, riflessi granato
accentuati. All’olfatto anche qui percepiamo una mineralità, che ci spiega
Gianni, è caratteristica di questa particolare zona, ricca di Tufo giallo.
Qualche soffio di viola tipico del Sangiovese e ricordi di arancia sanguinella.
Questo millesimo è meno potente, ma molto elegante. Il tannino è nobile
setoso, gentile al palato. Una bella freschezza fa da padrona.
Questa annata ha fatto molto discutere, forse non sarà da tenere lì molti
anni ancora, forse il suo apice l’ha già raggiunto...Sicuramente ora
è piacevolissimo da bere.

Santa10  Igt 2008  MAGNUM
(Sangiovese 90%, Petit verdot 5%, Cabernet 5%)
(da agricoltura biologica)
Nel bicchiere un colore rubino compatto, nuance granato appena accennate.
Visivamente sembra più giovane del 2009. All’olfatto è molto cambiato rispetto
ai ricordi di un anno fa. I sentori prorompenti di viola e marcati di liquirizia sono
ora leggerissimi ed accompagnano sentori più balsamici, di rovo e minerali.
Al palato è morbido, tannino domato, pur mantenendo una spiccata acidità.
Chiude con una gradevole scia sapida. Molto simile al  2010, che rimane
comunque il millesimo con maggior potenziale di invecchiamento.

Ma la serata ha in serbo delle sorprese e si conclude con un incontro
molto interessante: il Brandy “SpiritoSanta” prodotto dal vino Santa10.
Solo 500 bottiglie all’anno ! E noi abbiamo avuto la fortuna di godere di
questo distillato fine ed elegante. Degna conclusione di una emozionante
serata.
Ci siamo salutati con la promesso di rivederci anche quest’anno a VinNatur
tra un mesetto, speriamo di riuscire anche ad organizzare prima o poi, 
un bel week end nel suo agriturismo, magari nella camera ricavata dall’antica 
limonaia.

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